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19/10/2023Inglese per tutto (o quasi): apriamoci al mondo
L’inglese, lingua internazionale per eccellenza, non è semplicemente una competenza opzionale, ma una necessità per aprirsi al mondo e perseguire i propri sogni in ogni parte del globo. E’ così che “Inglese per tutto (o quasi)”, la nostra nona regola, spinge i Dreamers oltre i confini della propria estrazione socio-culturale: là fuori c’è un mare di cose interessanti, e gran parte di quel mare parla una lingua diversa dall’italiano.


Cogliere le Opportunità: ragionamenti e numeri
Nel mondo 1,5 miliardi di persone utilizzano fluentemente l’inglese per comunicare. Si tratta di un numero spaventosamente grande, che rappresenta circa il 20% della popolazione mondiale ad oggi (2023). Questi dati la rendono di gran lunga la lingua più parlata al mondo e dovrebbero far suonare nella nostra testa un campanello d’allarme abbastanza rumoroso: conoscere questa lingua risulterà vitale per il nostro futuro.
Da soli questi dati dovrebbero bastare per convincerci ad imparare questa lingua, ma se ci spingiamo appena più in là il campanello non farà altro che suonare ancora più forte: la maggior parte delle opportunità formative e lavorative che si presenteranno davanti a noi saranno, giocoforza, in lingua inglese. Volente o nolente l’inglese è diventato il denominatore comune nella comunicazione della comunità internazionale. Possiamo ignorare tutto questo? Evidentemente no.


Una Lingua per la Comunicazione Globale
L’inglese è il veicolo attraverso cui possiamo comunicare sostanzialmente con il mondo intero. In un’epoca in cui la collaborazione internazionale è diventata la norma, la competenza in inglese offre l’opportunità di connettersi con persone provenienti da ogni angolo del pianeta. Questa lingua non è solo uno strumento di comunicazione, ma una chiave che apre le porte a nuove culture e a nuove prospettive per il futuro di ogni Dreamer. Per questo non conoscere l’inglese significa rimanere indietro. La lingua inglese rappresenta un ponte tra le culture e un mezzo per realizzare i propri sogni, trascendendo i limiti della propria condizione o provenienza.
Il Problema dell’Inglese, le Soluzioni e le Esperienze Internazionali
Nelle nostre attività facciamo il possibile per utilizzare l’inglese ovunque ce ne sia la necessità. Perché il possibile? Perché in Italia c’è un enorme gap, quantomeno rispetto a diversi altri Paesi europei, nella conoscenza della lingua inglese. I Dreamer spesso faticano a comprendere anche solo semplici frasi e/o concetti basilari descritti in inglese. Questo enorme limite fa sì che i Mentor di OFpassiON, spesso, siano obbligati a tradurre anche le più semplici parole ai Dreamer. In questo contesto, fare una pratica massiva e funzionale della lingua inglese risulta davvero complicato. Questa cosa non ci piaceva e continua a non piacerci affatto, per questo stiamo cercando di trovare soluzioni che possano risolvere questa complicata situazione.
Una primo tentativo arriva dal nostro primo corso online interattivo – The Superpower of Passion: un corso interamente in inglese che permette a tutti un approccio basilare ma valoriale sia del contenuto che della lingua.
In aggiunta alle sue attività, OFpassiON incoraggia in ogni modo la sperimentazione dell’inglese e le esperienze all’estero come mezzi per acquisire confidenza nella vera padronanza della lingua. La possibilità di vivere e/o lavorare in ambienti dove si parla quotidianamente l’inglese offre una formazione pratica (learn by doing) che va oltre le lezioni tradizionali.


Piccoli passi e grandi scopi
Come detto, per noi di OFpassiON l’inglese è importante ma ci sono evidenti difficoltà di comprensione della lingua da parte dei Dreamer. Pur non essendo una realtà che si occupa di formazione specifica per la lingua inglese, oltre alla sopracitata soluzione del corso online, nelle nostre attività in presenza quello che proviamo a fare è muoverci a piccoli passi nell’approccio a questo idioma.
Un esempio concreto è l’utilizzo di software e applicazioni in lingua inglese. I Dreamer così iniziano a familiarizzare con la lingua in un contesto che è sicuramente vicino alle loro solite modalità di ingaggio. Spesso, infatti, molti di loro sanno già utilizzare determinati software o app, ma altrettanto spesso capita che lo sappiano fare solamente in lingua italiana: nei nostri laboratori creiamo l’occasione così per ampliare il loro bagaglio di conoscenza usando quel software o quell’app in inglese. “Smanettando” diventa così più semplice, veloce e divertente comprendere il significato delle parole in un’altra lingua.
Non abbiamo però per forza bisogno di un’app specifica per stimolare una lingua: a noi piace sfruttare anche le situazioni più ordinarie e comuni. Anche quello che può sembrare ormai scontato, come una semplice ricerca di un termine su un qualsiasi browser o motore di ricerca, diventa per noi occasione per spingere la conoscenza dell’inglese. “Tu sei bravissim* ormai a cercare su Google…ma hai mai provato a farlo in un’altra lingua?”
In questo modo, con l’aiuto dei Mentor, i Dreamer scoprono prima semplici parole, poi frasi, poi testi di canzoni, esperimenti, spiegazioni,…in inglese.
I passi in avanti che si fanno in questo modo sono piccoli, e ne siamo consapevoli.
Noi siamo anche consapevoli però che i nostri scopi educativi mirino a dare tanti stimoli, ad allenare le competenze trasversali, ad aprire la mente dei Dreamer e a sostenere le loro passioni e i loro sogni. In questo senso per noi è fondamentale che capiscano quanto l’inglese possa supportarli nel loro percorso di crescita: noi non facciamo altro che indicargli quella che crediamo sia la strada migliore. A percorrerla, poi, dovranno pensarci loro.


Riferimenti Bibliografici
- The Globalization of Language and Culture – David H. Crystal
- English Next – David Graddol
- How English Became English: A Short History of a Global Language – Simon Horobin