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15/04/2019Futureland Milano: Speaker
01/05/2019In questo evento ‘Giocando con la scienza’, il primo di una lunga serie, abbiamo messo al centro i bambin* e i ragazz*, secondo la filosofia della mia scuola.
La mia attività giocando con la scienza ha riscosso un ottimo successo! Sia la domenica pomeriggio quando si è svolto in occasione dell’inaugurazione della mia aula nuova, sia nei giorni successivi online e offline.
Ecco il timelapse:
Ma andiamo con ordine.
L’ambiente è importante per l’apprendimento
Dei miei corsi ormai sapete tutto, delle mie passioni anche, la mia aula nuova è stata però l’occasione per far vedere anche ai genitori ed a tutti coloro che hanno partecipato, quanto gli ambienti siano importanti per un apprendimento piacevole e divertente.
Ecco che in questa aula trovano posto moquette, tappeti e grandi cuscini, ma nessun banco.
I colori rappresentano il mondo di bambin* e ragazz*, le scritte motivazionali sono rigorosamente in inglese (anche nel bagno) per ricordare loro continuamente che devono imparare la lingua inglese molto bene e saperla come l’italiano, oggi è assolutamente d’obbligo per qualsiasi professione.
Tre enormi lavagne a parete, con pennarelli colorati sempre disponibili, servono per il brain storming, un grande robot luminoso ispira una delle materie principali che si svolgono qui, ma non l’unica e poi naturalmente un grande video che si utilizza per la didattica.
A soffitto uno scorcio di cielo luminoso che a guardarlo sembra quasi catapultarci nella natura.
Gli ambienti parlano di noi e questa aula racconta in ogni angolo la mia filosofia di scuola che cerco di spiegare in questo video.
Ma cosa è stato esattamente questo evento ‘Giochiamo con la scienza’?
Giocando con la scienza
Il racconto della giornata lo potete trovare direttamente sul blog dell’AGI dove scrivo nella sezione Millennials, che vi consiglio di leggere prima di proseguire la lettura di questo post.
Qui vorrei invece raccontarvi di tutte le nuove idee che mi sono venute in seguito alla riuscita dell’evento e ai tantissimi contatti che ho ricevuto.
Innanzitutto sto cercando qualcuno che mi aiuti nella zona di Alessandria, qualcuno interessato ad abbracciare la mia filosofia di scuola, che abbia la passione per l’educazione e a cui piaccia stare coi bambini.
Devo proprio dire che alla fine, con questa call, non solo ho trovato un prezioso collaboratore, ma siamo addirittura diventati soci! Vero Francesco?
Poi ho tanti sogni e progetti futuri.
Progetti futuri
I bambini ed i ragazzi delle grandi città hanno molte opportunità, sia in ambito tech e robotico, che in fatto di scuole diverse.
Io vorrei dare l’opportunità di apprendere divertendosi anche ai bambin* e ragazz* che vivono nelle città di provincia come la mia.
Far capire a loro ed ai loro genitori, come l’apprendimento possa essere divertente ed interessante, far toccare con mano quello che ho avuto la fortuna di imparare a Boston: che il divertimento deve sempre essere il motore di tutto.
La passione può spingere ognuno di noi a raggiungere vette inimmaginabili.
Ma come far scoprire ai ragazzi la passione?
Ritengo che la strada sia una sola: educare alla curiosità, a porsi delle domande, ad esplorare nuovi campi.
Dobbiamo cercare di far provare e sperimentare ai ragazzi quanti più campi possibili, anche quelli che non sono minimamente nelle corde dei genitori o che ritengono senza futuro.
Ricordiamoci sempre che quasi tutti i lavori e le professioni che i bambini ed i ragazzi andranno a fare nella loro vita lavorativa, oggi non sono ancora state inventate.
Non possiamo quindi certo essere noi ad indicare per quali strade passerà il loro lavoro.
Possiamo solo fornire quante più skill possibili perché sappiano affrontare da soli le scelte che la vita porrà loro davanti.
Ma possiamo trasmettere loro, a differenza di quello che troppo spesso capita oggi nel mondo del lavoro, che essere contenti e amare ciò che si fa è la chiave del successo e della soddisfazione personale.
Fai ciò che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita!